L’evoluzione della medicina e della chirurgia estetica nel 2025 continuerà senza soste, così come è sempre avvenuto nell’ultimo decennio. In particolare, quest’anno la medicina estetica combinerà innovazioni tecnologiche a nuove scoperte scientifiche. Ma il trend 2025 sarà influenzato, come sempre, dai cambiamenti di gusto dei pazienti.
Alcune tendenze sembrano avere già un appeal particolarmente incisivo sul mercato e stanno emergendo in maniera molto evidente. Se le tecnologie non invasive continueranno a essere al centro dell’estetica medica, la vera protagonista sarà la medicina estetica personalizzata.
L’evoluzione della medicina estetica: un approccio su misura
La medicina estetica si sposterà sempre più verso trattamenti altamente personalizzati ed è proprio questa la strada maggiormente percorsa oggi. Gli esperti e i professionisti del settore dovranno saper proporre ai propri pazienti dei veri e propri piani di bellezza, articolati e creati in base addirittura al profilo genetico e alle caratteristiche individuali. Questo approccio su misura coinvolgerà anche il reparto dedicato alla nutrizione e a quello relativo alla cura della pelle. Tutto ciò sarà coadiuvato dall’avanzamento delle tecnologie di analisi genetica e biotecnologia.
L’evoluzione della medicina estetica: l’apporto dell’AI
L’intelligenza artificiale è ormai protagonista in ogni ambito e anche nella medicina estetica sta conquistando spazi immensi. In particolare, il suo utilizzo sta acquisendo sempre maggior spessore nella previsione dei risultati dei trattamenti e nell’ottimizzazione delle tecniche. L’AI, infatti, è già in grado di analizzare le fotografie, compararle, tracciare i cambiamenti che lentamente appariranno sul volto dei pazienti. Grazie a tutto questo, per i medici sarà un prezioso strumento per creare piani personalizzati sempre più aderenti al profilo di ogni singola persona.
Sostenibilità, anima green e ingredienti naturali
Un’altra tendenza è quella che aiuterà a raggiungere un benessere completo tra corpo e mente. Sempre più spesso i trattamenti richiesti sono eco-compatibili e gli ingredienti saranno sempre più naturali. Le linee di cosmetici e i trattamenti estetici utilizzeranno sempre più spesso ingredienti biologici e sostenibili. Ma anche gli strumenti e i dispositivi seguiranno questa strada, per seguire i gusti di un pubblico sempre più orientato a ciò che risulta essere non impattante sull’ambiente. Inoltre, tutti i trattamenti non si limiteranno più a migliorare soltanto l’aspetto esteriore, ma saranno focalizzati sulla salute complessiva della persona.
Il trascorrere del tempo non farà più paura, nemmeno agli uomini
“Prevenire è meglio che curare” ed è proprio questo il claim del 2025, anche nel campo della chirurgia e della medicina estetica. In particolare prenderà sempre più spazio il concetto di “aging gracefully” che vedrà una crescente enfasi, con un maggiore focus sulla prevenzione dell’invecchiamento anziché sulla correzione dei segni già evidenti. I pazienti prediletti? Gli uomini, sempre più giovani, sempre più consapevoli, sempre più desiderosi di prendersi cura di sé.
Dimensione cellulare: lo spazio della ricerca
Gli sviluppi nella biotecnologia e nella genomica stanno già portando a trattamenti estetici sempre più mirati. Alla base di queste innovazioni c’è la rigenerazione cellulare. Si prevede che le terapie per la pelle, come i trattamenti con acidi nucleici e le microiniezioni di peptidi e molecole biologiche, diventeranno comuni per stimolare la rigenerazione cellulare garantendo così l’elasticità della pelle. I risultati saranno straordinari e soprattutto dureranno nel tempo.
Possiamo quindi affermare che il 2025, per quanto riguarda la medicina estetica, si caratterizzerà per un mix di innovazione tecnologica, personalizzazione e un approccio olistico alla bellezza, con un maggiore focus sulla sostenibilità, sull’efficacia e sulla sicurezza. I pazienti cercheranno trattamenti sempre più sofisticati, naturali e su misura, spingendo il settore verso nuove frontiere.
Di Maria Verderio, giornalista iscritta all’ODG della Lombardia