La mentoplastica serve a rimodellare il mento per armonizzare il volto. Migliorare il proprio aspetto esteriore è utile per aumentare la propria autostima. In questo pezzo abbiamo messo a confronto gli esiti della mentoplastica su uomini e donne.
La mentoplastica, o chirurgia estetica del mento, è uno degli interventi più efficaci per armonizzare il profilo del viso, correggere difetti morfologici e restituire simmetria ai lineamenti. È una procedura indicata per uomini e donne che desiderano migliorare l’estetica del terzo inferiore del volto, spesso trascurato ma essenziale per l’equilibrio complessivo della nostra immagine.
La mentoplastica è sempre più richiesta
Negli ultimi anni, la domanda per la mentoplastica che serve a rimodellare il mento per armonizzare il volto è aumentata sensibilmente, anche grazie a una maggiore consapevolezza del proprio aspetto nelle foto, nei video e nelle videochiamate quotidiane. Ma oltre all’aspetto estetico, la mentoplastica può avere impatti importanti anche sul piano psicologico e funzionale.
Cos’è la mentoplastica: tecniche e obiettivi dell’intervento
La mentoplastica può essere eseguita in due modalità differenti:
- Mentoplastica additiva: utilizzata per aumentare la proiezione di un mento sfuggente. Si effettua con l’inserimento di protesi in silicone o medpor, oppure con tecniche più naturali come il lipofilling (infiltrazione di grasso autologo prelevato dal paziente stesso).
- Mentoplastica riduttiva: indicata per menti prominenti o asimmetrici, in cui si procede a una rimodellazione ossea per ridurre la dimensione o correggere la sporgenza.
La scelta della tecnica dipende dalla struttura del volto, dall’obiettivo estetico e dalla valutazione specialistica del chirurgo.
Differenze tra uomini e donne: estetica su misura
Mentoplastica nell’uomo
Negli uomini, un mento ben sviluppato e definito è spesso sinonimo di mascolinità, carattere e autorevolezza. Un mento debole, al contrario, può alterare la percezione del profilo, rendendolo poco marcato o addirittura infantilizzato. La mentoplastica maschile mira a:
- Rafforzare la linea mandibolare
- Migliorare il contorno del viso, soprattutto in profilo laterale
- Aumentare la simmetria tra naso, labbra e mento
Spesso, questo intervento viene associato a rinoplastica per ottenere una vera armonizzazione del profilo (profiloplastica).
Mentoplastica nella donna
Nel volto femminile, l’estetica punta all’armonia e alla delicatezza dei lineamenti. Un mento troppo sporgente o quadrato può indurire l’espressione o alterare la proporzione con naso e zigomi. Nelle donne, la mentoplastica è spesso eseguita per:
- Ammorbidire un mento spigoloso o squadrato
- Correggere un’asimmetria
- Aumentare leggermente la proiezione per armonizzare con labbra e naso
Anche in questo caso, il trattamento può essere combinato con filler o interventi sul naso per una profiloplastica non invasiva o chirurgica.
Aspetti psicologici: l’impatto della forma del mento sull’autostima
Il volto è il nostro primo biglietto da visita e il mento ne rappresenta una parte fondamentale, anche se spesso sottovalutata. Un mento poco proporzionato può alterare l’auto-percezione, creando insicurezza, timidezza e disagio sociale. Molti pazienti, prima dell’intervento, riportano emozioni come:
- Sentirsi “poco attraenti” in foto
- Evitare inquadrature laterali nelle fotografie
- Disagio nei rapporti interpersonali e professionali
Dopo la mentoplastica, si assiste spesso a un miglioramento del tono dell’umore, dell’autostima e della sicurezza in se stessi, elementi essenziali per il benessere psicologico complessivo. Questo intervento non cambia solo l’estetica, ma può rafforzare profondamente l’identità personale.
Benefici funzionali della mentoplastica: oltre l’estetica
Non tutti sanno che un mento mal posizionato può influire negativamente anche sulla funzione masticatoria e sull’equilibrio mandibolare. In particolare, un mento arretrato può: Compromettere l’occlusione dentale, causando problemi di masticazione. Favorire il bruxismo (digrignamento dei denti notturno). Aumentare la tensione all’articolazione temporo-mandibolare (ATM), provocando dolori e cefalee muscolo-tensive. Peggiorare la postura mandibolare, con possibili ripercussioni cervicali
In questi casi, la mentoplastica può essere eseguita anche con finalità correttive o funzionali, restituendo una masticazione più efficace e una postura facciale più corretta.
Intervento, tempi e recupero: cosa aspettarsi
La mentoplastica è un intervento che si esegue solitamente in anestesia locale con sedazione, in regime di day hospital. La durata dell’operazione varia tra i 30 e i 90 minuti, a seconda della complessità.
Post-operatorio
Gonfiore e lividi moderati per 5-7 giorni
Ritorno alla vita sociale in circa 10 giorni
Rimozione punti (se presenti) dopo 7-10 giorni
Risultato definitivo visibile in 4-6 settimane, ma il profilo si stabilizza completamente in circa 3-6 mesi
Il dolore è generalmente ben controllabile con i farmaci prescritti. L’intervento lascia cicatrici invisibili perché l’accesso è spesso intraorale (all’interno della bocca).
Perché scegliere un chirurgo estetico esperto in mentoplastica
Affidarsi a un chirurgo esperto in chirurgia facciale e del profilo è essenziale per garantire un risultato naturale e personalizzato, la corretta valutazione dell’anatomia ossea e dei tessuti molli, l’integrazione estetico-funzionale con naso, labbra e mandibola. La mentoplastica rappresenta una delle procedure più efficaci per chi desidera migliorare il profilo del viso, correggere disarmonie estetiche e ritrovare fiducia in sé stesso. Uomini e donne possono trarre benefici estetici, psicologici e funzionali da questo intervento, a patto di affidarsi a professionisti qualificati e di seguire un percorso personalizzato.
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