OBIETTIVO
Rimodellare la forma del seno, riportandolo nella sua posizione naturale ed eliminandone la cute in eccesso e la forma cadente (ptosi mammaria).
Con il passare degli anni, infatti, il seno tende ad abbassarsi e la pelle perde di elasticità e tonicità. Questo inconveniente può presentarsi anche in giovane età in seguito ad un dimagrimento eccessivo o ad una gravidanza. Il rilassamento tissutale può interessare prevalentemente la cute (ptosi cutanea) o la ghiandola (ptosi ghiandolare), anche se generalmente coinvolge entrambe le strutture.
La procedura di mastopessi può essere associata ad altri interventi correttivi: ad esempio può prevedere l’inserimento di una protesi (mastoplastica additiva) od essere abbinata ad una mastoplastica riduttiva.
TECNICHE CHIRURGICHE
Le tecniche chirurgiche a disposizione prevedono lo spostamento verso l’alto della ghiandola mammaria e del complesso areola-capezzolo.
Il tipo di incisioni chirurgiche che possono essere necessarie dipende dal grado di ptosi presente: maggiore è la ptosi mammaria, maggiore sarà il numero di cicatrici chirurgiche.
In alcuni casi sarà sufficiente una semplice incisione periareolare; tuttavia, in caso di ptosi maggiori, può essere necessario un approccio con cicatrice verticale collocata inferiormente al capezzolo, fino ad arrivare ad un’incisione nel solco sottomammario (cicatrice a T rovesciata) in caso di ptosi gravi-severe.
Il trattamento chirurgico viene accuratamente programmato rilevando le caratteristiche specifiche del seno: forma, volume, qualità della pelle, dimensioni e posizione del complesso areola-capezzolo.
PERIODO POST-OPERATORIO
Nelle prime 24 ore la paziente dovrà mantenere una medicazione moderatamente compressiva. Le suture verranno rimosse tra i 7 e i 14 giorni. Permarrà un lieve gonfiore per circa 1-2 settimane. Fondamentale sarà mantenere un reggiseno contenitivo per circa un mese. Il ritorno ad una normale attività lavorativa sarà possibile dopo circa 10-15 giorni.