Chirurgia plastica estetica viso

Lifting cervico-facciale e Minilifting

Il lifting cervico-facciale corregge il rilassamento di cute e muscoli del viso e dona al volto tonicità, compattezza e armonia dei lineamenti.
L’intervento elimina la cute in eccesso e rimodella i muscoli mimici (SMAS: Sistema Muscolo-Aponeurotico Superficiale) che si trovano sotto la pelle.
Il risultato finale dell’intervento è diverso a seconda delle specifiche caratteristiche di ogni singolo paziente, delle condizioni della cute e delle strutture ossee sottostanti.

La tipologia dell’intervento adottato varia a seconda delle esigenze del paziente e dei risultati che si vogliono raggiungere.
Nei casi, ad esempio, in cui vi è solo un’area del viso interessata dal rilassamento cutaneo-muscolare, è preferibile intervenire settorialmente con un minilifting, anziché eseguire un lifting completo.

I minilifting offrono, infatti, la possibilità di agire solo su una specifica parte del viso:

  • Area del terzo superiore del volto (si agisce sulle rughe della fronte e sulla ptosi del sopracciglio, nonché sulla regione temporale);
  • Area del terzo medio (per migliorare la regione zigomatica e delle guance);
  • Area del terzo inferiore (si agisce a livello del mento e del collo).

La procedura

Obiettivi e a chi si rivolge

Come già accennato, il lifting cervico-facciale permette di contrastare il rilassamento del volto e di ottenere un viso dall’aspetto più tonico, compatto e giovanile.

È consigliabile sottoporsi a questo tipo di intervento in caso di:

  • Aspetto generale del viso vecchieggiante;
  • Rughe e segni di cedimento a livello del volto;
  • Rughe frontali;
  • Discesa del sopracciglio (ptosi);
  • Rughe periorbitali;
  • Rughe naso-labiali;
  • Rughe periorali;
  • Regione sottomandibolare e del collo rilassata e con eccesso di pelle.

Tecniche chirurgiche

Per effettuare il lifting “classico”, viene realizzata un’incisione che decorre posteriormente all’attaccatura dei capelli o nella regione temporale (a livello delle tempie) e discende nel bordo anteriore dell’orecchio nascosto nel trago (sporgenza dell’orecchio), per poi portarsi dietro la nuca.

Attraverso quest’accesso chirurgico si è in grado di accedere al piano muscolo-aponeurotico (SMAS) sottostante, per rimodellarlo attraverso specifiche tecniche, correggendone l’eccessiva rilassatezza. Si agisce successivamente rimuovendo la cute in eccesso e trazionandola secondo specifici vettori, che consentono di ottenere un risultato ottimale e armonioso.

La maggior parte delle cicatrici vengono nascoste all’interno del cuoio capelluto. Permane una piccola cicatrice posta nella porzione anteriore dell’orecchio, ma posteriormente al trago, che risulta essere pressoché invisibile.

In alcuni casi, può essere inoltre necessario apportare nuovi volumi, ad esempio a livello della regione sopraccigliare, degli zigomi e del mento, in caso questi siano deficitari.
Questa operazione può essere effettuata utilizzando tessuto proprio del paziente (ad esempio tessuto adiposo, grazie alla tecnica di lipofilling) o materiale protesico.

In altri casi, si procederà invece a una microliposuzione, al fine di assottigliare lineamenti del viso che risultino troppo voluminosi.

Come già accennato, qualora non sia necessario un approccio comprendente l’intera area facciale, è possibile agire settorialmente sulle singole regioni interessate.
Parliamo quindi ora del lifting del terzo superiore, che riguarda le regioni frontale, temporale e del sopracciglio.

Il lifting frontale richiede un’incisione a livello del cuoio capelluto (due centimetri posteriormente all’attaccatura dei capelli) che decorre da un’estremità superiore dell’orecchio all’altro. Attraverso tale accesso chirurgico, è possibile rimuovere l’eccesso di cute ed eseguire uno scollamento che permetta di agire sui muscoli frontali, sulle sopracciglia e sul muscolo procero (situato alla radice del naso).

Per eseguire, invece, il lifting della regione temporale, è sufficiente un’incisione più limitata. Questa incisione si estende sempre dalla porzione superiore dell’orecchio e si prolunga solo per qualche centimetro bilateralmente, nascondendosi all’interno dei capelli. È così possibile trazionare questa regione anatomica agendo anche a livello del sopracciglio e del canto (angolo) laterale dell’occhio.

Il lifting del sopracciglio, infine, potrà essere eseguito con le tecniche prima enunciate, oppure attraverso approcci ancora più specifici e mirati. È possibile, infatti, eseguire una sospensione con fili (comportanti piccole incisioni inferiori ai 2 mm), o sollevare i tessuti attraverso una piccola incisione nascosta nel margine sopraccigliare superiore, oppure dal medesimo accesso di una blefaroplastica superiore.

Il lifting del terzo medio agisce sugli zigomi e sulle guance, attraverso un’incisione situata anteriormente all’attaccatura dell’orecchio (preauricolare) o, più precisamente, posteriormente al trago.
Anche in questo caso si accede al piano muscolo-fasciale sottostante trazionandolo e si rimuove l’eccesso di cute.
Se necessario, si può accedere alla regione zigomatica aumentandone il volume con un approccio totalmente intra-orale, senza cicatrici esterne.

Nel lifting del terzo inferiore, l’incisione decorre dalla porzione anteriore dell’orecchio fino a nascondersi tra i capelli posteriormente, nella regione nucale. Con questa incisione si può accedere e trazionare il muscolo platisma, ridefinendo così la regione del mento e del collo.

Tale tecnica può essere associata a una liposuzione dell’area sottomentoniera, per eliminare l’antiestetico effetto di “doppio mento”.

Qualora sia necessario, è possibile eseguire una mentoplastica, con il posizionamento di una protesi mentoniera o lipofilling, o una osteotomia (avanzamento di una piccola porzione ossea per dare maggior proiezione). Come per quanto riguarda gli zigomi, anche in questo caso abbiamo un approccio puramente intra-orale, senza cicatrici visibili.

Periodo post-operatorio

Nelle prime 24 ore dopo l’intervento di lifting cervico-facciale, il paziente dovrà mantenere una medicazione moderatamente compressiva. Questa verrà poi sostituita da una guaina di supporto specifica, da mantenere per circa 7 giorni.
Le suture verranno rimosse tra i 7 e i 10 giorni dopo l’operazione. Permarrà un lieve gonfiore per circa 1-2 settimane. Il ritorno a una normale attività lavorativa sarà possibile dopo circa 1-2 settimane.

In sintesi

Quando è indicata

  • Volto dall’aspetto vecchieggiante
  • Presenza di rughe
  • Pelle cadente di viso e collo

L’intervento

  • Lifting “classico”
  • Lifting del terzo superiore
  • Lifitng del terzo medio
  • Lifiting del terzo ineriore
  • Nessun dolore, o dolore scarso
  • Durata di circa 2 ore e 30 min

Il periodo post-operatorio

  • Suture rimosse entro 10 giorni
  • Ripresa delle attività lavorative e della normale vita sociale dopo 1-2 settimane

Prima e dopo

FAQ

Solitamente, per una completa regressione degli edemi (gonfiore) bisogna attendere intorno ai 10-14 giorni dopo il lifting cervico-facciale. L’intervento però non è doloroso e non limita le comuni attività quotidiane in casa o un lavoro in smart working.

Esistono innumerevoli macchinari e trattamenti finalizzati a effettuare il lifting del viso senza chirurgia. Si parte dai meno invasivi, e di utilizzo ambulatoriale, come il laser CO2 resurfacing, la radiofrequenza tripolare con microaghi (Lumenis) e il Morpheus, ma anche lo Sculptra e i fili di trazione, i quali più che sulla lassità e il cedimento del viso agiscono sulla texture e la compattezza. A questi si associano il lifting con laser e quello con radiofrequenza interna (Facetite). Il principio di tutti è quello di evitare incisioni, stimolando la contrazione delle fibre collagene.

Non si può, però, pensare che questi trattamenti siano sovrapponibili a un lifting chirurgico, sia come risultato, sia in termini di durata, in quanto non agiscono in maniera radicale sullo SMAS (sistema muscolo aponeurotico superficiale) e sul plastisma.

Le cicatrici nel lifting sono pressoché invisibili, in quanto restano nascoste tra i capelli e nella piega naturale dietro l’orecchio e il trago.

Ogni individuo è unico, pertanto è fondamentale consultare un chirurgo plastico esperto al fine di ricevere risposte personalizzate e dettagliate in relazione alle proprie esigenze e condizioni individuali. Prenota una consulenza personalizzata con il Dott. Fabio Toffanetti.